Controlli SEO di Base
Le attività iniziali e fondamentali che vanno implementate e tenute sotto controllo per avere le informazioni minime per valutare ciò che accade al nostro sito.
Configura GSC (Google Search Console) e Bing Webmaster tools
Serve per “connettere” il nostro sito web ai Motori di Ricerca (MdR). Attraverso questi due tools, Google Search Console e Bing Webmaster tools, potremo interagire direttamente con loro sia per inviare informazioni (come la mappa del sito, detta sitemap), sia per ricevere aggiornamenti su errori e statistiche sul nostro website
Configura Google Analytics
E’ lo strumento di Google che ci consente di tracciare e monitorare il comportamento degli utenti sulle pagine del nostro sito web. Più vogliamo misurare e più dobbiamo configurare questo strumento che è fondamentale per capire, ad esempio, il volume di visitatori dalle differenti sorgenti di traffico o, ad esempio, il tempo di permanenza sul sito, o ancora il customer journey (il percorso dell’utente) internamente al nostro sito web
Installa e Configura un plugin/modulo SEO
In base alla tecnologia con cui è stato sviluppato il nostro sito web, possono esservi molteplici agevolazioni in ambito SEO fornite sotto forma di applicativi che si integrano nel vostro sito web. Per WordPress ad esempio abbiamo differenti SEO Plugin come SEO by Yoast, All in one SEO, Rankmath e tanti altri. Allo stesso modo, quasi tutti i CMS come Prestashop, Magento ecc. hanno altri applicativi (detti sempre Plugin o Moduli) che aiutano nella configurazione dei parametri SEO principali (esempio: Robots.txt, Sitemap, Title, MetaDescription, TagH, ecc.) senza intervenire lato codice
Crea e Invia la sitemap
E’ fondamentale in un sito l’ordine delle proprie pagine e l’importanza che vogliamo dargli. In questo la Sitemap, letteralmente la Mappa del Sito, è veramente un ottimo strumento per comunicare direttamente al MdR quelle che sono le nostre scelte strategiche su questo argomento.
Crea un file Robots.txt
Questo file, spesso ignorato, consente di regolamentare l’accesso degli spider dei MdR al nostro sito, indicando quali pagine non vanno scansionate e quali invece debbono esserlo, a quali bot consentire l’accesso e così via. Molto utile in termini di Crawler Budget, per indicare qui sezioni interne del sito che non vogliamo siano indicizzate, con cospicuo risparmio di risorse anche da parte del MdR stesso
Controlla la GSC (Google Search Console)
Come precedentemente indicato, la GSC è una console dove Google ti notifica anche eventuali errori o interventi migliorativi che dovresti apportare al sito, quindi periodicamente va controllata
Controlla la GSC per le azioni manuali
Nel caso siano presenti richieste da parte di Google, è nella Search Console che queste vanno manualmente convalidate
Assicurati che Google possa indicizzare il tuo sito
Verifica che non vi siano ostacoli all’indicizzazione del tuo sito, esempio blocchi a livello di Robots.txt e non vi sia un bel noindex su pagine del sito che invece vanno indicizzate. Controlla inoltre che tutte le pagine del tuo sito siano uniche e non ridondanti
Ricerca delle Keywords
Il posizionamento sui MdR è basato sul principio di soddisfare, attraverso il contenuto delle nostre pagine web, il bisogno che gli utenti esprimono attraverso le keywords (le parole chiave) che digitano nella loro ricerca. E’ quindi parte fondamentale della nostra attività, intercettare le parole chiave per le quali vogliamo migliorare il nostro posizionamento, comprendendo a pieno chi vogliamo portare sul nostro sito e come soddisfiamo il suo bisogno per gli argomenti che ricerca sui MdR.
Identifica i tuoi competitor
Comprendi, prima di muoverti per cercare le keywords, quali sono i tuoi competitors online, quelli che sono posizionati per gli argomenti inerenti i tuoi prodotti/servizi. Annota i principali e studia quali sono le principali keywords di questi siti web.
Trova le tue “Money” Keyword principali
Comprendi quali siano le Parole Chiave che generano conversioni per il tuo sito web. Per conversione intendiamo o la vendita diretta sul sito o anche il contatto (ad esempio per un libero professionista) come l’invio di un messaggio o la telefonata. Intendiamo quindi tutte quelle parole che poi concretamente possono accrescere il nostro fatturato.
Trova varianti di Long-Tail Keyword
Intercettate le Keywords principali su cui vogliamo portare, spesso si aumenta Rendimento in termini SEO e Profitto, lavorando su Parole Chiave composte da più parole. Questi termini, detti Long Tail (coda lunga), hanno volumi di ricerca più ristretti ma usati da chi ha idee più chiare ed è più prossimo alla conversione.
Crea una mappa delle Keyword
Organizzare le Keywords secondo principi di rilevanza, ordinamento e correlazione consente di acquisire maggior trust da parte del MdR e ci permette di sviluppare conseguentemente i contenuti secondo un filo logico che talvolta lavora verticalmente su un argomento, talvolta trasversalmente in base alle esigenze.
Analizza l’interno delle pagine che si posizionano
Tieni sotto analisi il comportamento delle pagine in termini di posizionamento. Spesso puoi ricevere indicazioni fondamentali proprio dal comportamento del posizionamento delle pagine, notando fattori comuni tra le pagine che progrediscono in serp (Search Engine Results Page) che puoi implementare e altrettanti in quelle che invece retrocedono, con l’occasione di correggere il tiro in tempi brevi.
Identifica le domande dei tuoi clienti
Comprendi quali siano i dubbi, le domande, i bisogni dei tuoi clienti. Sono queste che innescano una ricerca su Google. Comprenderle ti consentirà di lavorare in modo preciso su contenuti che rispondono esattamente ai dubbi dei tuoi potenziali clienti, compiendo quindi un ottimo lavoro che migliora sia il posizionamento su google che l’apprezzamento e l’engagement dei visitatori che hanno quel bisogno.
Comprendi quanto sia difficile posizionare le tue keyword target
Non trattare tutte le keywords allo stesso modo, esistono keywords più generiche e competitive ed altre più specifiche e meno competitive, alcune meno popolari ed altre più note, alcune che puntano livelli di consapevolezza del problema dei tuoi visitatori differenti, con difficoltà e rendimento nettamente diversi. Valuta dove destinare le tue risorse che, per definizione, sono limitate.
SEO Tecnica
La SEO Tecnica è tra quelle attività un po’ meno visibile delle altre ma molto molto rilevante giacché comunica informazioni molto chiare direttamente agli spider dei MdR su quanto prestiamo attenzione all’esperienza dell’utente sul nostro sito. Quindi Sicurezza, Assenza di Ridondanza, Prestazioni e Assenza di Errori sono tra i fattori predominanti.
Utilizza HTTPS
Avere un certificato SSL e utilizzare il protocollo di sicurezza aumenta l’autorità del vostro sito web e nel 2020 non è assolutamente possibile (ne professionale) avere un sito web con protocollo http, soprattutto da quando i browser indicano tali siti come NON SICURI!
Verifica la presenza di versioni duplicate del sito
Se c’è una cosa che i MdR odiano particolarmente, sono proprio i contenuti duplicati. Questi possono essere sia interni, quindi contenuti copiati che risiedono dentro il vostro sito anche se magari in due sezioni differenti del sito stesso o magari che avete inserito copiando da qualche altro sito web (wikipedia ad esempio). Esiste ovviamente anche l’ipotesi che qualcuno abbia copiato voi!
Trova e correggi gli errori di scansione
Attraverso tools a pagamento (come Semrush, SEO Zoom, ecc.) e gratuiti (come Screaming Frog) è possibile scansionare il sito come farebbe lo spider di un MdR e verificare la risposta di ciascuna pagina. Attraverso questa attività possiamo intervenire per offrire ai MdR sempre un sito in ordine ed efficiente.
Migliora la velocità del sito
Sono anni che Google punta l’attenzione sulla velocità del sito web e col passare del tempo diventa sempre maggiore l’impatto dei fattori UX (esperienza utente) sul posizionamento su Google. Potete usare tools come GTMetrix per misurare la velocità del sito (mi raccomando il posizionamento del server che sia il più vicino possibile)
Correggi i link interni rotti e quelli in uscita
Detti Broken Links, sono vere e propri collegamenti non funzionanti o inopportuni. Dobbiamo sempre essere sicuri che un link sia funzionante e funzionale, non inseriamo link a caso.
Trova e correggi i link HTTP sulle pagine HTTPS
Quando i siti hanno uno storico, è facile che abbiano avuto un periodo in cui erano in http ed oggi devono essere in https. Ciò comporta quasi sempre che nelle pagine del sito possono esserci contenuti misti, alcuni con link con protocollo http ed altri con protocollo https. Tutti i link della pagina debbono essere in https affinché la pagina sia considerata sicura!
Assicurati che il sito sia Mobile-Friendly
La quasi totalità dei siti web oggi è navigata in numero maggiore da utenti che usano dispositivi mobili. Inoltre Google ha ormai deciso che per il ranking dei siti web userà esclusivamente la parte mobile (la rivoluzione del Mobile First). Da Mobile dobbiamo avere un’esperienza soddisfacente da mobile. Non averla ci penalizzerebbe oltremodo.
Usa una struttura URL ottimizzata per la SEO
L’URL (indirizzo della pagina web) contiene informazioni testuali e gerarchiche che trasmettono al MdR indicazioni precise su contenuto della pagina e struttura del sito. Usiamole per comunicare coi MdR in modo semplice ed intuitivo
Aggiungi i dati strutturali
I dati strutturati sono informazioni integrative che possiamo aggiungere al codice delle nostre pagine per specificare la natura di alcune informazioni. Tra i più usati vi sono i dati di Schema.org
Controlla la profondità della pagina
La gerarchia delle pagine in un sito web è molto importante per comunicare, attraverso l’alberatura per struttura e link interni, la rilevanza che tale pagina ha all’interno del nostro sito web. Più una pagina è lontana dalla root e meno rilevante è. Pertanto si consiglia di non usare più di 3 livelli di concatenamento… esempio root/livello1/livello2/livello3.
Controlla i Redirect 302 temporanei
Per comunicare ai MdR e dare continuità all’esperienza di navigazione dell’utente quando modifichiamo l’indirizzo di una pagina preesistente, dobbiamo anche collegare la vecchia URL con la nuova. Questo può essere fatto attraverso un Redirect che quando connette la vecchia URL alla temporanea nuova URL deve avere codice 302, quando la nuova URL diventa definitiva (e quindi non abbiamo più intenzione di modificarla) il Redirect deve avere codice 301. Pertanto a regime dobbiamo controllare tutti i redirect ed accertarci che gli eventuali 302 diventino 301.
Trova e correggi catene e loop di redirect
Quando si cambia struttura di URL o per altri motivi può capitare di cambiare l’indirizzo delle pagine web di un sito. In questi casi è necessario comunicare attraverso un Redirect la posizione della vecchia pagina e connetterla con la nuova posizione. Se non valutiamo con attenzione tutti i Redirect presenti sul sito, possiamo generare catene con punti intermedi inutili del tipo A–>B–>C che dovremmo trasformare in A–>C e talvolta anche dei loop con Redirect concatenati che generano errore
OnPage e Contenuti
Spesso si dice Content is King e non possiamo che concordare, a patto che sia presentato nel modo migliore per l’utente e per i MdR.
Trova e correggi i Title tag duplicati, mancanti e troncati
Accertiamoci che tutti i Title tag delle pagine web del nostro sito siano Unici (non ci siano due pagine con uguale testo), Descrittivi (comunichino il contenuto della pagina), Ottimali (avendo a disposizione fino a 55 caratteri, sfruttiamoli per un titolo completo con non più di 2 keyword)
Correggi le meta description duplicate e mancanti
Accertiamoci che tutte le Meta Description delle pagine web del nostro sito siano Uniche (non ci siano due pagine con uguale testo), Descrittive (comunichino il contenuto della pagina), Ottimali (avendo a disposizione fino a 160 caratteri, sfruttiamoli per motivare un utente in SERP che questa pagina risponde in modo completo ed esaustivo al suo bisogno (espresso attraverso la query di ricerca)
Trova e correggi i Tag H1 multipli
Generalmente è buona norma avere un singolo h1 per pagina che deve essere unico, non duplicato, descrittivo, differente dal title. Rappresenta, dopo il titolo, tra i contenuti più autorevoli della pagina per descriverne l’argomento. Un uso puntuale di tutti i tag h consente di suddividere i testi della pagina in contenuti generici che stanno più in alto a contenuti più specifici che stanno in una parte più avanzata. H1 = + Rilevante = + Generico ——–> H6 = – Rilevante = – Specifico
Migliora Title tag, meta tag e contenuto della pagina
Guarda sempre nell’insieme l’intero sito web e qual è il suo principale intento/funzione. Non considerarlo un blocco statico che una volta pubblicato va bene così. Analizza il comportamento utente e i bisogni che intendi soddisfare attraverso gli argomenti che tratti. Questo ti porterà gradualmente a conoscere sempre meglio i bisogni dei tuoi visitatori, cosa piace e cosa no, così da poter costantemente migliorare i contenuti delle pagine. Puoi anche prendere ispirazione da come i tuoi competitor rispondono a query per le quali tu stesso ti stai posizionando, comprendendo magari che puoi migliorare il tuo contenuto trattando l’argomento da più punti di vista.
Esegui una Content Audit e procedi alla potatura dei contenuti
Valuta la struttura del contenuto sia delle pagine che dell’intero sito web e sii certo che tutto ciò che pubblichi è realmente di interesse per i tuoi visitatori. Quelle parti che non incontrano invece l’interesse dei tuoi clienti o non rispondono ad un loro bisogno, possono essere tranquillamente eliminate
Assicurati che le immagini utilizzino tag ALT
Le immagini possono essere descritte ai MdR attraverso un tag detto Alternative Text che altro non è che il testo alternativo da mostrare nel caso l’immagine non venisse mostrata. Questo elemento può essere sfruttato per introdurre in modo descrittivo ulteriori contenuti integrativi al restante testo della pagina, quindi proprio con la stessa funzione delle immagini che arricchiscono di dettagli un testo.
Migliora la struttura dei link esterni
Il nostro sito certamente conterrà link che puntano siti esterni. Accertiamoci che siano contestuali, di approfondimento, non “strettamente reciproci” (che appaia come uno scambio link), e che abbiano sempre un’utilità per l’utente che naviga.
Trova e risolvi i problemi di cannibalizzazione
Più pagine web del nostro sito possono talvolta posizionarsi molteplici keywords in comune. In questo caso dobbiamo valutare se è corretto che esistano due o più pagine che si contendono il posizionamento per le stesse keywords o se non fosse più proficuo sviluppare un unica pagina combinando le informazioni e offrendo quindi all’utente un contenuto di maggiore qualità. Il rischio è quello che le pagine si contendano il posizionamento “cannibalizzando a vicenda” piuttosto che unire le forze per un miglior ranking.
Trova e correggi le pagine orfane sul tuo sito
E’ importantissimo che un sito abbia anche una sapiente connessione attraverso i link interni. Non è possibile quindi che vi siano delle pagine del sito web che non siano gerarchizzate o collegate attraverso link all’interno della nostra alberatura. E’ opportuno quindi inserirle in una rete di relazioni insieme alle altre pagine, così come si farebbe con una persona isolata esclusa da un team.
Il contenuto del tuo sito è aggiornato?
La Freschezza del contenuto è tra i fattori di posizionamento per i MdR poiché, in base alle query, un contenuto fresco può essere più interessante e valido per l’utente rispetto ad un contenuto vecchio. Questo è tanto più valido quanto il fattore tempo è determinante nell’argomento, ma in generale un contenuto non aggiornato è meno rilevante (per i MdR) di uno aggiornato.
SEO Off-Page
Uno dei principali fattori di ranking ancora attivi anche nel 2020 e sicuramente anche nel 2021 è quello dei Link Esterni (i collegamenti da Siti esterni che rimandano a pagine del nostro sito). Questi, quando costruiti secondo criteri di unicità, originalità, contestualità, “opportuno tempismo”, strategia di crescita, autorità, e così via… possono dare una forte iniezione per valorizzare le pagine riceventi il link e indirettamente tutto il sito all’interno della serp di Google
Analizza il profilo di link dei tuoi competitor
Una buona strategia SEO non può non tener conto di un piano per acquisire link esterni. Studiare i link dei nostri competitor in serp può far emergere molte informazioni in termini di strategia SEO e potrebbe suggerirci qualche link che può fare anche al caso nostro!
Realizza un’analisi dell’intersezione dei link
Analizzare l’intersezione dei profili backlinks di due o più competitor ci consente di evidenziare quelli comuni che molto probabilmente sono un’ottima base su cui costruire il nostro profilo backlinks
Trasforma le menzioni senza link in link
Tutte le volte che il vostro brand o prodotto è citato all’interno del web vi si presenta l’occasione per creare un link branded. Spesso è sufficiente contattare il sito con la menzione per ottenere un link. Da valutare sempre, anche questa attività, in una più ampia strategia di acquisizione link esterni.
Trova nuove opportunità di Link Building
Anche la parte OffPage va curata dinamicamente, costantemente pianificando l’acquisizione di nuovi backlinks. Esistono tante tecniche per poter acquisire backlinks, una di queste è quella di risolvere broken link di pagine su cui ci farebbe comodo un backlinks. Anche in questo caso, spesso contattando i gestori dei siti, si può ottenere un backlink risolvendo un problema per il loro sito.
Imposta ed ottimizza Google My Business
Google My Business è anch’esso un contenuto che si posiziona su Google e su Maps di Google. La sua rilevanza aumenta esponenzialmente a livello di ricerca geolocalizzata.